I meriti dei dividendi in tempi incerti

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20/09/2022 Tempo di lettura: 7 minuti
Grande nave da carico in alto mare: I dividendi possono fornire agli investitori un cash flow piutosto affidabile in tempi incerti.

Che cos’è un dividendo e a cosa devono prestare attenzione gli investitori?

In termini generali, un dividendo è la distribuzione in contanti di una parte o della totalità degli utili di una società ai suoi azionisti. Nei periodi di incertezza, quando le plusvalenze sono basse o addirittura si trasformano in perdite, questa distribuzione può rappresentare una preziosa fonte di reddito per gli investitori.

In questo articolo scoprirete come valutare i meriti dei dividendi attraverso una comprensione delle scelte delle società in materia di distribuzione dei dividendi.


In questo video: Seguite le analisi del gestore di portafoglio JP Britz e Vadim Safranov, Senior Client Portfolio Manager in Vontobel Wealth Management. © Video: Vontobel 2022.

  

La maggior parte degli investitori apprezza i dividendi. Persino il fondatore, CEO e Presidente di una società biotech svizzera, che per anni ha sostenuto la necessità di reinvestire ogni centesimo guadagnato nella sua azienda, una volta ci ha detto di essere rimasto entusiasta quando ha ricevuto il primo dividendo dalla sua società: ha provato una sensazione di soddisfazione. Per gli investitori individuali, ricevere i dividendi è spesso una gradita entrata di denaro. Nel caso degli investitori istituzionali, come le compagnie di assicurazione o i fondi pensione, i dividendi contribuiscono a finanziare le spese correnti.

In generale, gli investitori e le aziende attribuiscono una notevole importanza ai dividendi. Negli Stati Uniti, l’indice S&P 500 Dividend Aristocrats misura la performance delle società dello S&P 500 che hanno versato e aumentato i dividendi ogni anno negli ultimi 25 anni consecutivi. Tuttavia, un taglio inaspettato del dividendo di un’azione che distribuisce dividendi (con pagamento di dividendi elevati e affidabili) determina spesso una reazione molto negativa del prezzo delle azioni, in quanto viene considerato dagli investitori come un significativo segnale negativo delle prospettive a lungo termine della società.

I vantaggi dei dividendi

Uno dei vantaggi a lungo termine legati ai titoli che distribuiscono dividendi ingenti è rappresentato dai rendimenti potenzialmente più elevati e dalla minore volatilità. In determinate circostanze, i dividendi possono contribuire ad ammortizzare le perdite durante i mercati ribassisti. Se prendiamo in considerazione gli ultimi tre mercati ribassisti, quando l’S&P 500 è sceso di oltre il 30%, gli S&P 500 Dividend Aristocrats hanno sovraperformato l’indice S&P 500 per due volte: prima durante lo scoppio della bolla tecnologica (da settembre 2000 a ottobre 2002) e poi di nuovo durante la crisi finanziaria globale (da ottobre 2007 a marzo 2009). In entrambi i casi, la sovraperformance è stata significativa o addirittura molto significativa. Più di recente, durante l’ondata di vendita legata al COVID-19, i Dividend Aristocrats hanno leggermente sottoperformato.

Come si spiega il diverso andamento dei titoli azionari che distribuiscono dividendi?

L’eccezionale sovraperformance registrata durante lo scoppio della bolla tecnologica non deve sorprendere. Le società tecnologiche sono per lo più aziende in crescita, che reinvestono il loro capitale anziché distribuirlo agli azionisti. Pertanto, la sovraperformance è stata favorita dall’assenza di titoli tecnologici tra i Dividend Aristocrats.

A loro volta, dato che i titoli tecnologici e growth in generale hanno beneficiato, almeno in certa misura, di alcuni effetti legati alla pandemia, i Dividend Aristocrats hanno registrato una lieve sottoperformance. Alla luce di queste considerazioni dobbiamo chiederci:

La sovra­performance dell'indice S&P Dividend Aristocrats è una funzione del dividendo, o meglio del modello di business general­mente più difensivo dei suoi componenti, rispetto a una quota molto più elevata di società in crescita nell'S&P 500?
  S&P 500 S&P 500
DIVIDEND ARISTOCRATS
SOVRA­PER­FOR­MANCE
Scoppio della bolla tech
(1.9.2000–9.10.2002)
–47,4% +4,7% +51,4%
Crisi finanziaria globale
(9.10.2007–9.3.2009)
–55,2% –47,2% +8,0%
COVID-19
(19.2.2020–23.3.2020)
–33,8% –35,2% –1,4%

 

Non tutti i dividendi sono uguali

I dividendi non possono essere presi semplicemente al valore nominale, poiché non tutti i dividendi sono uguali. Il loro sviluppo futuro, come la traiettoria di crescita, la stabilità o la prevedibilità, dipende da fattori specifici della società.

Investire nelle società con il rendimento da dividendi più elevato rischia di non essere una solida strategia d’investimento a lungo termine. A titolo illustrativo, creiamo un portafoglio equamente ponderato per gli ultimi cinque anni che comprende i dieci titoli dello SPI svizzero con il rendimento da dividendi più elevato in quel momento (abbiamo escluso le società micro cap). Su questo orizzonte temporale, il rendimento totale per gli azionisti (dividendi e rivalutazione del capitale) del portafoglio ha sottoperformato il benchmark (SPI) anche nell’ipotesi di tassazione zero sui dividendi e nessun costo di transazione.

Di conseguenza, gli investitori dovrebbero valutare le prospettive in termini di dividendi di ciascuna società e diversificare i propri investimenti. Un rendimento da dividendi elevato può essere il risultato di una forte generazione di cassa, di un segnale di sofferenza o della mancanza di opportunità di crescita.

 

Andamento dello Swiss Performance Index (SPI) rispetto a un portafoglio dividendi

Grafico a linee: andamento delle dieci migliori azioni da dividendo in Svizzera rispetto allo Swiss Performance Index SPI


© Vontobel 2022


Portafoglio campione composto dai dieci titoli con i dividendi più elevati del momento, equamente ponderati, in CHF
Swiss Performance Index (SPI) in CHF

Dati relativi a un periodo di cinque anni dal 31.08.2017 al 31.08.2022. Azioni da dividendo limitate a società con una capitalizzazione di mercato di almeno 500 milioni di franchi svizzeri.

Nota: i dati storici non garantiscono lo stesso andamento degli eventi in futuro. Non applicabile a tutte le regioni e/o stili d’investimento.

  

Per capire i retroscena della distribuzione dei dividendi da parte di una società, gli investitori devono esaminare i dettagli (bottom-up) e valutare se i pagamenti sono ancorati a una solida politica di allocazione del capitale. La presenza di una chiara politica di allocazione del capitale garantisce la trasparenza e, se il modello di business lo consente, un elevato livello di prevedibilità dei futuri pagamenti di dividendi.

Si devono considerare anche le differenze strutturali e culturali. I riacquisti di azioni sono molto più utilizzati per restituire liquidità agli azionisti negli Stati Uniti che in Europa e in Svizzera. Negli Stati Uniti, il “rendimento da riacquisto” può spesso essere superiore al “rendimento da dividendi”. Mentre il rendimento da riacquisto dell’S&P è stato compreso tra l’1,64% e il 3,84% negli ultimi cinque anni, il rendimento da dividendi si è attestato tra l’1,27% e il 2,17%. Ciò dimostra un’ulteriore caratteristica dei riacquisti: offrono alle aziende molta più flessibilità. Una società esiterà molto meno a ridurre o terminare un programma di riacquisto di azioni piuttosto che ad abbassare o omettere il dividendo per non rovinare il proprio record di dividendi. Negli ultimi anni, le grandi banche svizzere hanno iniziato a puntare sui riacquisti per integrare il dividendo di base. Quest’ultimo dovrebbe offrire agli azionisti una base a cui le società possono aggiungere ampi riacquisti se hanno capitale in eccesso.

 

  

Distribuzioni di dividendi dal punto di vista delle aziende

L’allocazione del capitale è uno dei mezzi più critici per mettere in atto la strategia di un’azienda. Una parte fondamentale dell’allocazione del capitale è la politica di restituzione del capitale di una società, a condizione che essa disponga di capitale che può, e intende, restituire agli azionisti. Nel lungo periodo, un’azienda può allocare il capitale da fonti interne (cash flow, compresa la vendita di attivi) o accedere a fonti esterne (banche o mercati dei capitali).

  • Il capitale viene destinato alla gestione e alla crescita dell’azienda, realizzata sia in modo organico che tramite acquisizioni.
  • Oltre a soddisfare questi scopi, la società può restituire la liquidità in eccesso agli azionisti attraverso i dividendi o altri metodi, come il riacquisto di azioni.

La percentuale di fondi generati internamente che un’azienda destina a un determinato fine dipende dalla sua strategia e dall’ambiente in cui opera. Se un’azienda ha molti progetti di crescita strategici e ad alto rendimento, è probabile che destini la maggior parte o la totalità del suo capitale a tali progetti per generare valore futuro per le sue azioni e i suoi stakeholder. Due esempi:

Società che distribuisce dividendi

Società che distribuisce bassi dividendi

Nestlé è un esempio di azienda con una strategia di allocazione del capitale* chiaramente basata su priorità ben definite:

Logitech offre invece un esempio diverso: è un titolo rivolto alla crescita, non ai dividendi. Di conseguenza, le sue priorità di allocazione del capitale sono diverse:

  • crescita organica,
  • spese in conto capitale (per sostenere i marchi e la capacità produttiva),
  • seguite da dividendi,
  • crescita esterna (M&A),
  • e riacquisti di azioni.
  • investimenti nella crescita,
  • M&A, se ci sono opportunità,
  • seguiti da dividendi**, senza mirare o impegnarsi a versare un dividendo progressivamente crescente,
  • e riacquisti di azioni**.
Per quanto riguarda il dividendo stesso, la società punta a un dividendo crescente in termini assoluti, cioè in franchi svizzeri.. Dal punto di vista della ricerca, riteniamo che ciò sia perfettamente ragionevole in funzione della capacità di generare liquidità e della visibilità dell’azienda. Data la notevole generazione di cassa di Nestlé e la sua posizione globale, il versamento di un dividendo ha una priorità molto elevata. Di conseguenza, Logitech destina una quota molto minore del suo cash flow ai dividendi. Pertanto non attira gli investitori che puntano molto sul reddito da dividendi regolare.


* secondo i dati pubblicati sul sito web ufficiale di Nestlé.
** secondo i dati pubblicati sul sito web ufficiale di Logitech: ultimo rapporto sui dividendi e storico dei riacquisti azionari.

Disclaimer: Questo raffronto non deve essere interpretato come una raccomandazione o una valutazione di investimento. Le aziende citate nel presente documento sono utilizzate solo come esempi per illustrare il principio.

 

Conclusione

Le società con dividendi solidi tendono a sovraperformare nei periodi di incertezza. Tuttavia, ciò non è garantito, soprattutto perché l’incertezza può essere attribuita a molte ragioni diverse e non porta necessariamente a un mercato ribassista. Negli ultimi 20 anni, i mercati ribassisti sono stati un fattore predittivo più importante della sovraperformance delle azioni da dividendo. L’eccezione è stata rappresentata dal brevissimo e violento movimento ribassista innescato dalla pandemia COVID-19 all’inizio del 2020, che non aveva nulla di “tipico”.

L'aspetto più importante, a nostro avviso, è che gli investitori alla ricerca di dividendi devono comprendere i modelli di business delle società e le loro politiche di allocazione del capitale per valutarne il potenziale futuro e l’affidabilità. Questo dovrebbe consentire loro di adattare la loro selezione alle loro specifiche esigenze e obiettivi finanziari.

  

  

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